Cultura
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I nuclei storici
Igea Marina
Igea, figlia di Asclepio, dio della medicina, è il nome che ai primi del Novecento Vittorio Belli diede ad un villaggio da lui progettato sulle dune sabbiose fra l’Uso e la Torre Pedriera.
Vittorio Belli (1870 – 1953), riminese, medico e discendente da una famiglia di imprenditori agricoli e commerciali, aveva concepito un villaggio per vacanze razionalmente disposto, immerso in una pineta che lui stesso aveva creato seminando migliaia di pinoli. Inizialmente l’area interessata comprendeva all’incirca tutto il territorio a mare della ferrovia, dalle attuali Via Silio Italico a Via Quinzio Atta. Nel volgere di pochi decenni il professor Belli riuscì a trasformare la zona centrale di quest’area da luogo desolato in un’oasi verde, con un delizioso laghetto circondato da pineta, yucche e tamerici.
L’altro tratto a settentrione, chiamato dagli abitanti La Viàona, iniziò a popolarsi, agli albori del ‘900, di famiglie di contadini giunti dall’immediato entroterra e di nuclei di pescatori provenienti da Bellaria. Lungo le dune iniziò presto a sorgere qualche villino.
Della lungimirante impresa di Vittorio Belli resta, purtroppo, a Igea Marina, solo la maglia regolare di vie che, da amante del mondo classico, aveva battezzato con i nomi dei poeti latini.
Le aree verdi invece oggi si sono ricreate a monte della ferrovia, fra le attuali via Ennio e via Orazio, dove è stato realizzato il Parco del Gelso, il rigoglioso polmone verde cittadino che ospita un laghetto, una piazzetta con il busto di Vittorio Belli a lui intitolata, e varie strutture sportive: il palazzetto dello Sport, il Centro sportivo il Gelso, il Circolo Tennis, l’area di sgambamento cani.
Della lungimirante impresa di Vittorio Belli resta, purtroppo, a Igea Marina, solo la maglia regolare di vie che, da amante del mondo classico, aveva battezzato con i nomi dei poeti latini.
Le aree verdi invece oggi si sono ricreate a monte della ferrovia, fra le attuali via Ennio e via Orazio, dove è stato realizzato il Parco del Gelso, il rigoglioso polmone verde cittadino che ospita un laghetto, una piazzetta con il busto di Vittorio Belli a lui intitolata, e varie strutture sportive: il palazzetto dello Sport, il Centro sportivo il Gelso, il Circolo Tennis, l’area di sgambamento cani.
Per saperne di più
Gualtiero Gori, Quando il mare brucia: Bellaria Igea Marina, Cultura dell’accoglienza e costi sociali nella metamorfosi balneare in una comunità della Romagna, Imola, La Mandragora, 1992.
Giovanni Rimondini, Vittorio Belli, 1870 – 1953, La realtà e il mito del fondatore di Igea Marina, Rimini, Panozzo, 1999.
Mario Foschi, Da Burdunculum a Igea Marina – Frammenti di storia e cronache secolari del territorio bordonchiese, Rimini, Ramberti, 1994.
Vedi pubblicazioni su Bellaria Igea Marina
Gualtiero Gori, Quando il mare brucia: Bellaria Igea Marina, Cultura dell’accoglienza e costi sociali nella metamorfosi balneare in una comunità della Romagna, Imola, La Mandragora, 1992.
Giovanni Rimondini, Vittorio Belli, 1870 – 1953, La realtà e il mito del fondatore di Igea Marina, Rimini, Panozzo, 1999.
Mario Foschi, Da Burdunculum a Igea Marina – Frammenti di storia e cronache secolari del territorio bordonchiese, Rimini, Ramberti, 1994.
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Info
Servizio Beni e Attivita' Culturali, Politiche Giovanili e SportSede Biblioteca A. Panzini - Primo Piano
Viale Paolo Guidi 108, 47814 Bellaria Igea Marina
Si riceve su appuntamento
Telefono: 0541.343747 - 0541.343746
Email: a.montanari@comune.bellaria-igea-marina.rn.it
Email: j.andreucci@comune.bellaria-igea-marina.rn.it