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Museo “La Casa Rossa di Alfredo Panzini”

La Casa Rossa si innalza su una duna di sabbia; dalle sue finestre un tempo si vedevano il mare e le colline di Romagna. E’ la villa che lo scrittore Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939) acquistò nel 1909. Qui trascorse con la famiglia molta parte dei suoi anni, soprattutto in estate; la Casa divenne luogo di incontro per gli amici e i letterati e punto di osservazione privilegiato di quel mondo rurale che confluì nella sua narrativa.
La Casa Rossa, 2013
Restò a lungo in disuso finché un accurato restauro dell’arch. Giovanna Giuccioli, ultimato nel dicembre 2006, portò alla sua apertura al pubblico. Grazie alla direzione scientifica del prof. Marco Antonio Bazzocchi e a un originale allestimento dell’artista Claudio Ballestracci, dal 2007 le stanze abitate dallo scrittore sono tornate a vivere. L’ingresso accoglie il visitatore con vele che riportano parole autografe a prendere il vento verso il mare della memoria. C’è la celebre bicicletta - la severissima Opel - de La Lanterna di Diogene e delle gite in campagna. Al piano superiore c’è la stanza da letto con comodini, armadio e poltrone. C’è il bagno che merita di essere visto per la raffinata e intelligente riproposizione. E c’è lo studio, dove oggi si celebrano anche matrimoni, con la scrivania a cassetti e tanti manoscritti.
Marco Antonio Bazzocchi, direttore del Museo, Federica Giorgetti, 2012
L'arredo originale era costituito da un ampio tavolo di acero e poltrone poste vicino all'ingresso secondario che dava sul giardino. Il mobile appoggiato alla parete di sinistra, rispetto all'ingresso dal mare, nascondeva un piccolo montacarichi per le vivande, fatte salire dalla cucina che si trovava nell'interrato. Soffitti e pareti della sala e degli altri ambienti hanno ancora decorazioni "a secco" di sapore liberty e decò, dove domina la scritta “Stracci” voluta dallo scrittore.
La Casa Rossa, detta un tempo “il palazzone”, sui quattro lati ha i resti delle ceramiche incastonate riportanti i titoli delle principali opere di Panzini. Al piano terra della villa vi erano la sala da pranzo e il soggiorno. Sul lato ferrovia c'era il pozzo. Proseguendo per un sentiero si arriva alla dependance della casa per gli ospiti, detta “il pensatoio”, che oggi viene utilizzata quale spazio co-working rivolto ai giovani. Un parco giardino con vegetazione mediterranea la circonda ancora; un tempo costituiva il podere con la casa colonica del mezzadro Finotti, la stalla del cavallo, la rimessa per il calesse. Queste pertinenze sono destinate a spazio espositivo (Casa Finottti), Punto ristoro e Magazzino.
Museo, Stanza delle Vele, Matteo Monti, 2012
Nel 2006, con la costituzione dell’Archivio panziniano presso la Biblioteca e l’istituzione nel 2010 del Museo che ha conseguito il marchio di qualità da parte dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, si sono finalmente realizzate le piene condizioni per la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio letterario lasciato da Panzini.

Il Museo aderisce alle seguenti reti museali:
Le Case Museo dei Poeti e degli Scrittori di Romagna
Facebook: Le Case Museo dei poeti e degli scrittori di Romagna

Oltre il muro una voce

“ReMus”: Rete museale dei due fiumi – Marecchia e Uso.
Facebook: Remus
ReMus – Dove scorre la memoria

Sede
Museo “La Casa Rossa di Alfredo Panzini”
Via Pisino, 1 - Bellaria Igea Marina (Rn)



Per informazioni e orari di apertura:
IAT 0541.343808

Info

Servizio Beni e Attivita' Culturali, Politiche Giovanili e Sport
Sede Biblioteca A. Panzini - Primo Piano
Viale Paolo Guidi, 108 – 47814 Bellaria Igea Marina
Apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, giovedì dalle 10.00 alle 17.00

Telefono: 0541.343747 - 0541 343746
Email: a.montanari@comune.bellaria-igea-marina.rn.it
Email: j.andreucci@comune.bellaria-igea-marina.rn.it