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I centri balneari di Bellaria e Igea Marina, uniti dal 1956 nel comune omonimo, a seguito del distacco da quello di Rimini, hanno assunto l’aspetto attuale dopo la guerra, quando i grandi flussi turistici hanno completamente mutato gli antichi borghi di pescatori e contadini, che, già dalla fine del secolo scorso, avevano cominciato a ospitare villeggianti desiderosi di quiete e aria buona.
Bellaria. Il nome Bellaria compare per la prima volta in un documento del 1359 a definire una fattoria fortificata che si trova vicino alla chiesa di Santa Margherita, passata in diverse mani, fra cui quelle dei Malatesta, oggi riconquistata dalla terra e dalla boscaglia dell’Uso, e riconoscibile solo dal nome con cui la gente chiama il luogo: E Castèl.
Igea Marina. Igea, figlia di Asclepio, dio della medicina, è il nome che nel 1906 Vittorio Belli diede ad un centro di villeggiatura da lui progettato sulle dune sabbiose fra l’Uso e Torre Pedrera. Vittorio Belli (1870 – 1953), riminese, medico, discendente da una famiglia di imprenditori agricoli e commerciali, aveva concepito un centro per vacanze razionalmente disposto, dotato di museo, pinacoteca, biblioteca, immerso in una pineta che lui stesso aveva creato seminando migliaia di pinoli. Della sua lungimirante impresa resta, purtroppo, a Igea Marina, solo la maglia regolare di vie che, da amante del mondo classico, aveva battezzato con i nomi dei poeti latini. Le aree verdi invece oggi si sono ricreate a monte della ferrovia dove è stato realizzato un grande parco urbano, il Parco del Gelso.
A Bellaria Igea Marina le tracce dell’uomo sono molto antiche, risalgono all’epoca romana, e riguardano numerosi ritrovamenti archeologici rinvenuti, anche in epoca recente, a Bordonchio nei dintorni della via consolare Popilia detta anche via Romea.
Nell’ immaginario collettivo delle ultime generazione di ogni regione d’Italia, Germania, Austria, Francia e altre nazioni europee, la riviera di Romagna ha rappresentato il luogo eccezionale ove era possibile vivere un soggiorno diverso, segnato dall’accoglienza, dall’ospitalità, dall’aggregazione sociale. La gente del posto, nel suo modo di disporsi all’evento turistico, ha aperto nella storia della cultura e delle relazioni sociali un modo di essere che è diventato costume , possibilità di sentirsi liberi dentro una familiarità discreta e sempre disponibile.
Bellaria. Il nome Bellaria compare per la prima volta in un documento del 1359 a definire una fattoria fortificata che si trova vicino alla chiesa di Santa Margherita, passata in diverse mani, fra cui quelle dei Malatesta, oggi riconquistata dalla terra e dalla boscaglia dell’Uso, e riconoscibile solo dal nome con cui la gente chiama il luogo: E Castèl.
Igea Marina. Igea, figlia di Asclepio, dio della medicina, è il nome che nel 1906 Vittorio Belli diede ad un centro di villeggiatura da lui progettato sulle dune sabbiose fra l’Uso e Torre Pedrera. Vittorio Belli (1870 – 1953), riminese, medico, discendente da una famiglia di imprenditori agricoli e commerciali, aveva concepito un centro per vacanze razionalmente disposto, dotato di museo, pinacoteca, biblioteca, immerso in una pineta che lui stesso aveva creato seminando migliaia di pinoli. Della sua lungimirante impresa resta, purtroppo, a Igea Marina, solo la maglia regolare di vie che, da amante del mondo classico, aveva battezzato con i nomi dei poeti latini. Le aree verdi invece oggi si sono ricreate a monte della ferrovia dove è stato realizzato un grande parco urbano, il Parco del Gelso.
A Bellaria Igea Marina le tracce dell’uomo sono molto antiche, risalgono all’epoca romana, e riguardano numerosi ritrovamenti archeologici rinvenuti, anche in epoca recente, a Bordonchio nei dintorni della via consolare Popilia detta anche via Romea.
Nell’ immaginario collettivo delle ultime generazione di ogni regione d’Italia, Germania, Austria, Francia e altre nazioni europee, la riviera di Romagna ha rappresentato il luogo eccezionale ove era possibile vivere un soggiorno diverso, segnato dall’accoglienza, dall’ospitalità, dall’aggregazione sociale. La gente del posto, nel suo modo di disporsi all’evento turistico, ha aperto nella storia della cultura e delle relazioni sociali un modo di essere che è diventato costume , possibilità di sentirsi liberi dentro una familiarità discreta e sempre disponibile.
Info
Ufficio CulturaVia Paolo Guidi, 108 - Bellaria Igea Marina (Rn)
Telefono: 0541.343746
Email: g.gori@comune.bellaria-igea-marina.rn.it